L'indice Dow Jones chiude la settimana in rosso, è la prima volta dal rimbalzo rialzista partito a settembre 2022.

Il Dow Jones e Wall Street hanno più volte virato al rialzo ma hanno poi chiuso in negativo, settimana al ribasso quindi, a preoccupare i listini i continui aumenti dei tassi.

Il Dow Jones chiude quindi a -0.80% al di sotto dei supporti di 33600 punti indici.

L'S&P 500 chiude a 3940 punti indice in ribasso del -0.60% ma riesce a trattenere il supporto di area 3900.

Nasdaq chiude in negativo a -0.50% e riesce a trattenere il supporto del livello di 11500 punti indice.

Negativa la chiusura settimanale per Wall Street, il Dow Jones è sceso a - 2,3% su base weekly, l'S&P 500 è sceso del 2,8% su base weekly e nonostante la salvezza del venerdì sera il Nasdaq perde più di tutti con un - 3,4% su base weekly.

Sicuramente il dato dell'indice dei prezzi alla produzione di novembre ha avviato un avvitamento ribassista, aumentato dello 0,3% rispetto al mese scorso e del 7,4% rispetto all'anno precedente!

Adesso l'attenzione del mercato e dei Trader rimane incentrata sul fitto calendario economico della prossima settimana.

C'è attesa per la Federal Reserve che certamente effettuerà un aumento di 0.50 punti base, inferiore rispetto ai quattro aumenti precedenti, ma sono in aumento le preoccupazioni circa la possibilità che la banca centrale possa architettare "un atterraggio morbido e prevenire una recessione".

Incertezza anche per gli indici europei il DAX chiude la settimana a -2%, DJ EuroStoxx a -1.80% ed il Ftse Mib a Piazza Affari chiude a -2%.

Pesano sulle Borse Europee le analisi dell'ufficio studi di Standard & Poor's.

L'ufficio studi di S&P afferma che in caso di un conflitto prolungato tra Russia e Ucraina, il PIL dell’Eurozona scenderebbe dell’1,3%, e tra le economie peggiori ci sarebbe quella tedesca che potrebbe subire un PIl negativo del -3,4%.
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