GBP/USD: attenzione a dare per spacciata la Sterlina

Tornano le vendite sul cambio Sterlina/Dollaro che purtroppo interrompe anzitempo l'ottimo recupero effettuato con il break out di quota 1.2240, dello scorso 4 settembre.

Adesso la struttura ribassista di medio termine esercita tutto il suo peso grazie alla trendline passante per 1.3380 e 1.3170, che sovrasta i massimi relativi recenti passando per 1.2610$.

Infatti il 20 settembre scorso per una manciata di pips il Cable sfiora il colpaccio, rischiando d'invertire anche la tendenza medio termine dopo quella di breve, ora invece in procinto di essere ribaltata.

Sfortunatamente l'engulfing bullish completato mercoledì annulla i progressi effettuati con il consolidamento del supporto di 1.2320, che a sua volta ha dato lungo alla violazione degli sbarramenti a 1.2380 e 1.2440$.

L'andamento a "dente di sega" dell'indicatore di trend cci ha confermato l'arrivo delle vendite a ridosso del top oltre 1.2560, facendo corrispondere alla serie di massimi crescenti dei prezzi, la propria serie decrescente fino a raggiungere valori di poco negativi.

Le prospettive sebbene si facciano più negative con il rischio di un netto aumento della volatilità, dovute all'imminenza della programmata "hard brexit", non escludono un scenario positivo oltre 1.24 sebbene meno probabile.

Gli scenari contrapposti infatti potrebbero prefigurare per la prossima ottava una evoluzione prima positiva, con la verifica della resistenza a 1.2380, oppure anticipare il test di quota 1.2210$.

Da questo livello non si possono escludere ripartenze verso la soglia d'inversione di breve termine a 1.2440, sebbene sia necessario prestare fede ai dati oggettivi del momento che indicano andamento ribassista verso il test di quota 1.22 prima e 1.2150 a seguire.

Strategie operative su GBP/USD

Per le posizioni long: attendere per la prossima ottava, per esempio già da martedì prossimo il test di quota 1.2250/80 per ingressi con target 1.2380 prima e 1.2420$, con stop a 1.2170$.

Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad accumulate piccole quantità al prezzo corrente, distribuendo più ordini lungo i livelli 1.2260 e 1.2170 con lo scopo di valorizzare a 1.2480 il tutto, rischiando uno stop sulla media delle posizioni di massimo 80 pips.

Per le posizioni short: ai prezzi correnti aprire ordini al ribasso apprendista tardivo è più rischioso visto il tasso di volatilità in aumento.

Meglio collocare lungo quota 1.2380 e 1.2440 ordini pendenti, con stop unico di massimo 80 pips e target sotto 1.2320$ prima e 1.2240 a seguire.
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